sabato 12 aprile 2014

Puglia. Dal grano al pane a cura di Raffaele Nigro (ADDA editore)



Testi di Raffaele Nigro, Stefania Mola, Vito Carrassi, Vittorio Marzi, Luigi Tedone, Nicola Sbisà. Fotografia di Nicola Amato e Sergio Leonardi

 Grano, olivo e vite – e dunque pane, olio e vino – rappresentano quella suggestiva “trilogia mediterranea” attorno a cui ruotano non solo simboli e rituali ma economia, cultura e valori di attualità estrema per chiunque operi nella direzione dell’integrazione tra popoli e culture. Dopo l’olivo e i suoi frutti, la seconda tappa di un ideale viaggio “trasversale” intrapreso nel territorio pugliese tocca il percorso che conduce dal grano ai prodotti da esso derivati, dunque uno dei principali elementi di coesione all’interno del bacino mediterraneo, capace di plasmare il paesaggio con i suoi cicli vegetativi fino a diventare primato commerciale ed alimentare di queste terre. Seguire la traccia che porta dal grano al pane significa dunque percorrere una strada che conduce dal paesaggio agricolo – inteso come territorio, storia, produzione – a quello culturale – fatto di eredità concrete, ovvero di tecniche e strumenti, ma anche immateriali, come le tradizioni, i simboli, la memoria collettiva. Soffermandosi sul prezioso dono di Cerere e sulla sua trasformazione in cibo fondamentale e identitario fortemente legato alla storia sociale, agricola e alimentare della regione.

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