lunedì 14 aprile 2014

Puglia. Terra dell’olivo a cura di Raffaele Nigro (ADDA editore)



Testi di Raffaele Nigro, Guido Bongi, Stefania Mola, Paolo Perulli, Ippolito Pizzetti, Gianni Pofi, Nicola Sbisà

Fotografia di Nicola Amato e Sergio Leonardi



Se è vero, come ricordano gli antichi, che il Mediterraneo comincia e finisce con l’olivo, queste pagine dedicate alla pianta sacra ad Atena sono un viaggio nel cuore della civiltà. Perché l’olivo e i suoi frutti, il loro valore materiale e simbolico sono “trasversali” rispetto alla cultura delle terre lambite dal Mare Nostrum eppure fortemente identitari. L’olivo è un albero inconfondibile, proprio come le terre in cui affonda le sue radici che grazie alla sua presenza sono riconoscibili e si riconoscono, al di là del grano, della vite, delle tradizioni, dei canti e delle superstizioni.

Una occasione per dar voce alle sfumature e declinare tutti i colori di questa pianta straordinaria, che fin dall’antichità è sostegno economico da tutti i punti di vista. Che è cibo, energia, luce e vita simbolica; ed è parte integrante della cultura, con quel suo plurisecolare vegliare sugli scambi, le idee, i commerci approdati sulle sponde di un mare che mai come oggi si rivela l’ombelico del futuro euromediterraneo della civiltà. La scommessa di estrema attualità è mantenerne alti i valori di pace, concordia e dialogo di cui da sempre è simbolo al di sopra delle identità.

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